Questo ritratto è stato pubblicato in francese nel libro Next (F9), 111 portraits oniriques di Patrick Lowie, edito da P.A.T. (Belgio)
Rio di Maria
Il ritratto onirico di Rio di Maria
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Concluso il monologo autobiografico, mi dice: permesso di varcare la soglia della porta chiusa . Devo ammettere che il tono della sua voce in quel luogo mi diede qualche brivido. Mi ha aperto subito, come se stesse dietro la porta, Frate Rio. E allora mormorando mi dice: noi qui dormiamo vestiti. Aveva trascorso le prime ore del pomeriggio nel palabrarium , dove aveva sul fuoco qualche decotto di parole, frutto delle foglie dell’albero delle parole, alcune radici di avverbi e bacche raccolte durante la settimana. Mi raccontò che aveva congedato Fra Alain – il cui ardore giovanile nonostante l’età lo preoccupava più di quanto lo rassicurasse nel suo giardino segreto. Avanziamo nell’ebbrezza dei profumi inviolati che destabilizza l’equilibrio del passo imbarazzato mi dice con lo stesso tono un po’ intrigante un po’ spaventoso. Lei pensava di venire a chiederci aiuto ma in realtà siamo noi che l’abbiamo chiamata con le nostre preghiere. Desidera prendere i voti? So che lei è cistercense di natura: ama il deserto, i luoghi reconditi, la pace e il silenzio scorrono nelle vene della sua vita interiore. Lei è un maremoto di silenzio che possiede l’occhio magico dell’uomo-dio posto nella contemplazione che attraversa l’intera galassia. Ho un nodo in gola e mi aggrappo al suo corpo immobile.
Frate Rio, lei che poetizza i suoi incubi, che intenzioni ha? Si volta e con il suo sguardo magistrale mi dice: Il nostro albero muore. Le parole giuste sono diventate rare. Il mistero delle voci che si scambiano una lingua silenziosa quanto l’ombra dell’assenza. Un abate a cavallo si dirige verso di noi. È Frate Levy! Il volto di Frate Rio è ipnotizzato. Frate Levy ci uccide con la sua lancia malefica. Vedo entrambi, Rio e me, innocentemente sdraiati, in un sonno profondo, finalmente liberi dai nostri sogni.
Traduzione : Irene Seghetti
Pubblicazioni e aneddoti
Biografia
Rio Di Maria è nato il 18 luglio 1946 a Canicatti (Sicilia), dove ha vissuto fino all'età di undici anni. Lui e la sua famiglia hanno vissuto una vita precaria, come tutti i siciliani non assoggettati alla mafia o ai ricchi. Tra il 1946 e il 1960, metà di un paese di oltre cinquantamila abitanti emigrò negli Stati Uniti, in Canada, Venezuela, Argentina, Australia, Inghilterra, Germania, Svezia, Danimarca, Francia e Belgio. Rio vive nella regione di Liegi dal 1957. Ha lavorato per quarant'anni in un'azienda metalmeccanica. Sposato con Viviane: tre figli. Prime poesie nel 1965. Nel 1967 incontra Francis, Chenot e Tessa. 1967, prima poesia pubblicata sulla rivista Asphalte, diretta da Francis Chenot. Da allora partecipa all'avventura poetica di Vérités d'abord e l'Arbre à paroles ensuite. La sua prima raccolta è stata pubblicata nel 1973. Appassionato di cinema e di pittura, dal 1994 filma le serate di poesia; un ricordo di l'Arbre à paroles da condividere. È morto il 23 marzo 2020.