Nicole Cage (IT)

Nicole Cage

Il ritratto onirico di Nicole Cage

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Sé volé man ka volé , è creolo. Della Martinica. È lì che è nata Nicole Cage, figlia di piccoli coltivatori, è lì che lei respira l’aria dell’Atlantico, che canta e scrive poesia. È lì che vola. Un’ala per il francese, l’altra per il creolo. I suoi libri sono stati pubblicati in Bretagna e a Parigi, i suoi testi si coniugano con il fiato, il grido e il respiro affannoso.

Sempre in cerca di assoluto, di autenticità, di armonia, di estrema sincerità quando affronta argomenti violenti e tabù.La incontro in questo laboratorio di origami al centro del Sogno. Da adulti, ogni tanto dovremmo infilarci vestiti vecchi, scorrazzare nei boschi, saltare nelle pozzanghere di fango per ritrovare le sensazioni belle dell’infanzia, dimenticare le nostre preoccupazioni di adulti volgari. La vedo con altri bambini piegare, spiegare, e ripiegare questi fogli di carta per farne degli uccelli. Perché dei suoi sogni, il più significativo è quel volo che ha spiccato accanto all’edificio dove ha trascorso parte della sua infanzia e dell’adolescenza. In cui le sue braccia si erano trasformate in ali. E la sua mente era presa dal vortice del “chissà cosa diranno gli altri” e dallo stupore che ritroviamo tra l’altro in uno dei suoi libri Parto, parto, il mio sogno è alato, volo, volo. Vado, vado, chi potrà mai dire dove vado”.

Trasgredendo il pudore con l’uso della prima persona singolare, lei apre tutti gli spazi, a origami spiegati, a tutte le donne e agli uomini del mondo, poi li ripiega lentamente per trovare nuovi trucchi d’amore per la terra è per la madre che è, ma anche per aprire uno spazio di parola per le donne caraibiche di oggi. Perché nella sua propria concezione di femminismo, Nicole Cage si è nutrita dei più bei testi d’Assia Djebar e di Suzanne Roussi, moglie di Aimé Césaire, meno conosciuta, ma di cui la corrispondenza con i surrealisti come André Breton e la rivista Tropiques conserva ancora alcune tracce.

Quando è in scena, aggrappata al microfono, pronta a soffiare le sue speranze, Nicole Sage non ha mai i piedi piantati in terra, si lascia trascinare dalle note che l’accompagnano, misura la sua ispirazione per non urtare la musica, impugna la melodia nella sua intensità per non perdere niente della sua poesia che scrive con urgenza, forse per paura di non riuscire più a volare. Nel laboratorio, le migliaia di bambini hanno tutti realizzato un bellissimo origami che appoggiano delicatamente sulla testa della poetessa, e si mettono a soffiarci sopra in modo che per magia gli uccelli di carta si mettano a volare.

E volano. E partono, partono senza sapere dove vanno. Ma che importa in fondo la destinazione, il cuore delle nostre esigenze non è l’obiettivo da raggiungere ma il cammino per arrivarci.


Traduzione : Irene Seghetti

Pubblicazioni e aneddoti

Questo ritratto è stato pubblicato in francese nel libro Next (F9), 111 portraits oniriques di Patrick Lowie, edito da P.A.T.

Questo ritratto è stato pubblicato in francese nel libro Next (F9), 111 portraits oniriques di Patrick Lowie, edito da P.A.T. (Belgio)

Questo ritratto è stato pubblicato in francese nel libro Le totem d'Imyriacht (2023) edito da maelstrÖm (Belgio)


Biografia

Nicole Cage è una poetessa e romanziera francese nata il 12 settembre 1965 a Le François, in Martinica. È docente di Lettere e lingua spagnola e psicoterapeuta. Scrive di attualità sulla società martinicana, di identità culturale per i bambini, e di prostituzione.

Dettagli d'uso
Mapuetos è un progetto letterario creato dallo scrittore belga Patrick Lowie. Questo ritratto è un ritratto onirico, cioè è solo un ritratto ispirato da un sogno e dalla pura immaginazione. Di conseguenza, la storia raccontata non è reale. Errori di sintassi o di ortografia... non esitate a contattare mapuetos@mapuetos.com

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